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BEAU HA PAURA regia di Ari Aster

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carsit     8½ / 10  06/05/2023 22:11:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stante l'utente sottostante che mi ha preceduto, decido di imbrigliare un po' il voto.
La verità è che "Beau ha paura" è il vero concetto non solo di autorialità, ma proprio di arte: nessun compromesso né volontà di compiacere lo spettatore, vittima che subisce e registra passivamente quanto mostra lo schermo.
Ari Aster orchestra una vera e propria discesa negli inferi; una traversata che non ha i crismi della redenzione, quanto i tratti di un'espiazione grottesca e allucinata.
Pur con una netta suddivisione in 4 atti, il film sterza e deraglia senza soluzione di continuità; si concede finanche un gioco a scatole cinesi che corrompe la prospettiva in soggettiva, sino a contaminare di incertezze il teatro di battaglia: quanto le responsabilità dei genitori ricadono sui figli, e fino a che punto il figlio cuce, su misura delle proprie paura, lo spauracchio del proprio creatore?

L'esperienza - al netto di un approccio ermetico e la durata di gargantuesca misura - resta un unicum nel mio personale bagaglio cinematografico.

Ari Aster, Hereditary e il meraviglioso Midsommar, si conferma una delle voci autoriali più interessanti del nostro panorama moderno (lo pareggiano Garland, Peele ed Eggers).

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