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IL GRANDE GIORNO regia di Massimo Venier

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antoeboli     6 / 10  11/08/2023 11:59:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile comprendere cosa sia accaduto ad Aldo Giovanni e Giacomo, oramai da tipo 15 anni a questa parte. Dopo Tu la conosci Claudia, il trio ha saputo andare avanti con teatro, riproposto in versione cinematografica, e film da valori alternati.
Da flop come il Cosmo sul Comò, o peggio Fuga da Reuma Park(che *io li fulmini), a pellicole non all'altezza dei tempi che furono, come la banda dei babbi natale, il ricco il povero e il maggiordomo.

Nel 2020, se ne escono con quel Odio l'estate, che non fu un ritorno assoluto, ma una via di mezzo tra la loro comicità e una pellicola dalla scrittura matura come mai vista prima nella loro carriera.

Appena due anni dopo, Paolo Guerra, storico produttore viene a mancare, e il trio, insieme al sempreverde Massimo Venier inizia a scrivere la sceneggiatura per Il grande giorno.
Uscito nel fine 2022, con quella locandina che recita 'a natale nei cinema' ma che di Natale non parla assolutamente, si può dire che si tratta di un nuovo passo indietro.
Se pensate di guardarvi un film comico del tipo, divano per terra e che vi si rigirano gli occhi, direi proprio di no. Perchè qui di comico ci saranno 2-3 battute contate su una mano monca.
Qui si è voluto optare per una storia matura che parla al pubblico, vuole mandare un messaggio ai giovani, e anche agli adulti. Di come per essere felici e contenti non sia importante i soldi, la convivenza o un matrimonio. Ma la libertà che fa rima con felicità nel riuscire nelle piccole cose quotidiane, senza dover per forza pensare solo a lavoro e soldi come un chiodo fisso.
Se la regia di Venier rimane ottima, con una fotografia ben messa su e buone recitazioni bisogna dire che alcune interpretazioni mi sono sembrate curate e azzeccate, altre no.
La coppietta di sposini è bocciata, perchè appena vengono inquadrati non vedi l'ora che vadano via. Lui con due espressioni facciali del classico belloccio, lei secondo me non adattissima nel ruolo, oltre che abbastanza piatta.
Cose che invece mi sono piaciute, è il personaggio di Margherita(Lucia Mascino), e quello del prete, di questo attore classe 82' (Francesco Brandi)che come maschera ricorda il cabarettista Vito (ormai fuori dalla tv da decenni).
Altra nota di merito, questo piccolo sodalizio post Bersani che si è aperto col trio, dove nuovamente troviamo alle musiche Brunori Sas, con un brano che rispecchia degnamente il mood di Il grande giorno.