caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FAIRYTALE - UNA FIABA regia di Aleksandr Sokurov

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Boromir     8 / 10  14/05/2023 18:34:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ritagliare digitalmente dai cinegiornali le figure di Stalin, Hitler, Mussolini e Churchill (per collocarle in un limbo bidimensionale che richiama le iconografie di Goya e Dorè) è un'idea che pochi registi avrebbero il coraggio di affrontare. I dialoghi rarefatti, quasi dadaisti, di cui Sokurov riempie il film snocciolano le visioni politiche, belliche e il reciproco rapporto di ammirazione-odio che mossero l'agire dei tre dittatori e del politico britannico, fantasmi dal lascito pesante sul malessere socio-politico di tutto il Dopoguerra, fino ai nostri giorni. Le incursioni nel linguaggio della satira accentuano il clima cupo di un'esperienza da incubo, nebbiosa, che nega ai morti la possibilità della pace ultraterrena; la frase di punta dell'operazione ("Tutto verrà dimenticato, ricominceremo da capo.") mette in guardia dalla reiterazioni di mostruosità autoritarie che muovo guerre ogni venticinque anni, presentandosi al mondo come "difensori" del popolo da una classe dirigente corrotta e abietta (impossibile non tracciare inquietanti paralleli tra le pulsioni paranoidi di Stalin e l'agire bellicoso di Putin). Un'opera di gran fascino e insieme difficile fruizione (non inganni la breve durata), un atto cinematografico che accavalla lingue, deliri, distorsioni dell'immagine e tendenza all'elegia.