Jellybelly 7 / 10 28/12/2022 17:00:22 » Rispondi Spettacolo visivo assolutamente unico, ed è impressionante come James Cameron a 70 anni non abbia perso un'unghia del suo talento nel dirigere le scene action. Avatar - la via dell'acqua è un'esperienza visiva totale, immersiva, che per metà sembra un documentario su un mondo nuovo (in cui le parti in CGI sono assolutamente indistinguibili dalle parti girate dal vero) e per metà un film action dal ritmo forsennato, con tutti gli ingredienti del caso (eroi intrepidi e marine cattivi su tutti).
E quindi tutto perfetto? No, perché la sceneggiatura sembra scritta da un bambino di 10 anni, è addirittura peggio di quella del primo Avatar:
Allora, la terra manda una seconda spedizione su Pandora dopo 15 anni più o meno, si presuppone per cercare lo stesso minerale del primo film - motivo per cui atterrano esattamente nello stesso punto in cui i Na'vi delle foreste gli avevano fatto il cul0 15 anni prima. E invece no, perché i militari durante un dialogo dicono che in realtà devono colonizzare Pandora perché la terra sta morendo. Ma allora perché di un intero pianeta tornate proprio nell'unico angolo in cui c'è un ex umano che vi conosce alla perfezione e vi ha già sconfitto? E perché dopo appena un anno ci sono già scienziati e timonieri che vanno a caccia di balene per estrarre l'elisir di lunga vita, dicendo che è quello che finanzia la missione? Che c'entra?
Ma pure ammettendo che possano esserci diversi motivi, che senso ha che poi il fulcro della missione diventi il desiderio di vendetta personale del clone del generale cattivo? Possibile che lui, da solo, abbia il potere di imporre a tutti gli altri (inclusi quelli che cacciavano le similbalene per prenderne il liquido preziossimo) di andarsene in giro per il pianeta a cercare Sully? Quale utilità ha ai fini della spedizione? La spedizione sarebbe dovuta essere anzi contenta che il leader dei Na'vi della foresta avesse abbandonato il suo popolo (scelta peraltro del tutto assurda alla luce di quello che sapevamo degli umani, ossia che volevano sterminare il popolo delle foreste per prendere il minerale prezioso), così da poter fare i propri porci comodi.
Insomma, tutte le motivazioni alla base dei personaggi, sia buoni che cattivi, sono assolutamente incomprensibili.
Per non parlare dell'espediente narrativo per cui i ragazzini fanno qualcosa di sbagliato, gli adulti si incazz.ano, i ragazzini dicono "non lo facciamo più" e poi lo rifanno, usato una caterva di volte.
Unica scelta narrativa in controtendenza è quella di Spider, che sin dalla sua prima apparizione credevo avrebbe innescato il classico meccanismo per cui si sarebbe avvicinato agli umani perché come loro salvo pentirsi alla fine (un po' in stile Theon Grayjoy in GoT) e invece no, ha mantenuto la propria coerenza anche di fronte all'aggressività di Naytiri.
Quindi alla fine facendo una media tra il 5 per la sceneggiatura e il 9 per la tecnica abbiamo un bel 7 che mi pare il voto più equo.