Manticora 7½ / 10 24/03/2023 16:15:07 » Rispondi Dopo Ad astra Gray torna alla sua New York dove a parte Civiltà perduta ha ambientato tutti i suoi film con un film personale che parla praticamente della sua infanzia e di quello che ne consegue, ovviamente cambiandone in parte le vicende personali. Il film è semplice, diretto, senza fronzoli come il regista di origini slave sa fare. Parla degli anni 80, del nonno, sfuggito ai nazisti in Ucraina, che trova in un come sempre formidabile Anthony Hopkins la sua forma narrativa migliore, un mentore che cerca di consigliarlo. Mentre Anne Hathaway è la madre precisa ma fragile a cui la
morte del padre, nonno di Paul darà un quasi colpo si grazia
Così Paul ha solo l'amicizia con John, un ragazzino di colore che vive da solo con la nonna nelle case popolari, l'unico coetaneo che come lui è un outsider. In tutto lo svolgimento della vicenda Gray si muove velocemente, con sullo sfondo l'avvento della presidenza Regan che secondo me però rimane in secondo piano. Ha più senso il fatto che Paul frequentando una scuola privata faccia conoscenza con alcuni membri della poco raccomandabile famiglia Trump, tra cui spicca il cameo di una Chastain mai così a suo agio nel rappresentare un membro di una delle peggiori famiglie ricche e conservatrici di New York. Il finale è aperto, e lascia allo spettatore libertà di IMMAGINARE la vita futura di Paul.