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LE STREGHE DI EASTWICK regia di George Miller

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Spotify     7 / 10  01/07/2021 05:25:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cult anni 80 con un gran cast. "Le Streghe di Eastwick" è un film particolare, una sorta di fantasy grottesco che analizza in maniera ironica diverse tematiche come il sessismo e la religione.

Secondo me, la pellicola in questione si sorregge molto sulle performance degli attori, i quali trainano il film fino alla fine

La trama è ambientata nell'immaginaria cittadina di Eastwick e ha per protagoniste tre donne, tutte single e molto amiche fra loro: Sukie, Jane e Alexandra. Il trio di donne si riunisce in alcune serate per passare del tempo insieme e fantasticare sull'uomo ideale. Un giorno a Eastwick giunge un personaggio singolare che prende possesso di una grande villa isolata posta poco fuori la piccola città. Tutta Eastwick si chiede chi sia il misterioso signore. L'individuo in realtà, altro non è che il diavolo in persona, venuto a Eastwick per procreare. E l'obiettivo prescelto sono proprio le tre donne.

George Miller firma un'opera quest'opera grottesca, dove il sarcasmo, l'ironia e la satira predominano. Fondamentalmente, il film prende in giro n po' quelli che erano i temi scottanti degli anni 80, ovvero la religione, la posizione sociale delle donne e il maschilismo.
Ad esempio, la figura di "Felicia Aldnen", rappresenta esattamente la tipica bigotta religiosa, che giudica tutto e tutti in relazione alle leggi imposte da Dio.
Le tre protagoniste, rappresentano, alla maniera del regista, il concetto di femminismo ed in particolare la rivincita della donna sul maschio. Perché in fin dei conti, "Le Streghe di Eastwick" è una pellicola dall'animo femminista, dove sono le donne a vincere e a smentire una serie di stereotipi che rendevano gli uomini superiori in tutto e per tutto.
Il maschilismo è rappresentato naturalmente da "Daryl", il quale raffigura il tipico uomo dipendente dal sesso e con un concezione molto ristretta della donna. L'uomo, che nel film è il diavolo, è anche un po' una raffigurazione stravagante dello stesso Satana : una figura ironica, simpatica ed eccentrica. Della figura del diavolo si notano anche quelle caratteristiche peculiari che abbiamo imparato a conoscere nel tempo, come la sua voglia di comandare su tutto e la sofferenza che è in grado di infliggere se qualcuno gli fa un torto.

Comunque, a quanto pare, l'obiettivo primario di Miller era quello di far risaltare l'immagine della donna e secondo me ci è riuscito molto bene, senza strafare.

La caratterizzazione dei personaggi è ottima: le tre ragazze sono molto amiche ma ben diverse tra loro, ognuna ha un carattere fortemente delineato e tutte intrigano fortemente lo spettatore, il quale fatica a scegliere che quale di loro gli sta più simpatica.
La figura di "Daryl" è impeccabile: beffarda, sarcastica e a tratti quasi parodistica. In questo film, Miller ci mostra il diavolo sotto un'altra ottica, snaturando un po' quella che è la sua concezione originale e deridendolo anche un po'. Basti vedere la maniera in cui Nicholson è diretto, assolutamente fantastica.

Ottimi gli effetti speciali, molto verosimili, specie per quegli anni. E poi, nel maggior parte dei casi in cui sono usati, tali effetti rendono le scene molto più buffe.

Tra le sequenze girate meglio, c'è sicuramente quella del maleficio lanciato dalle tre ragazze a "Daryl", girata e montata benissimo. E poi il monologo dello stesso "Daryl" in chiesa è una sequenza spettacolare a detta mia: dialoghi di Nicholson magistralmente ritmati in un contesto altamente eccentrico.

Il finale conclude bene la pellicola, strappando l'ultimo sorriso.

Miller mischia bene i generi, infatti "Le Streghe di Eastwick" è difficile da catalogare: è un mix tra commedia, fantasy e qualche venatura drammatica. Alla fine, ne esce una pellicola grottesca, difatti non a caso, la maggior parte delle scene potenzialmente drammatiche sfociano sempre in epiloghi divertenti o comunque tranquilli.

La fotografia è tipicamente anni 80, con colori chiari e ben distinti e contribuisce a rendere leggera l'atmosfera. La scenografia si sposa alla perfezione con la fotografia, essendo molto elegante e, in un certo senso, femminile.

Effetti speciali davvero buoni, credibili e anche buffi.


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Bella la colonna sonora: allegra e tipicamente anni 80, seppur in alcune parti è velata di una certa malinconia. Piazzata sempre nei momenti giusti.

Il cast è eccezionale: abbiamo un esplosivo trio di attrici, ossia Susan Sarandon, Cher e la bellissima Michelle Pfeiffer. E poi abbiamo quel gran mandrillo di Jack Nicholson che in questo film è un vero seduttore. Le tre interpreti sono tutte bravissime e tra loro creano una gran bella alchimia sul set. Non c'è un'attrice che recita meglio dell'altra, ognuna offre una recitazione di gran carattere e, va detto, tutte e tre le donne sfoderano un grande spirito femminista. Da segnalare la bellezza pazzesca della Pfeiffer. Nicholson in questo film è un'autentica forza. Il suo ruolo è a metà tra comico e malvagio e solo lui poteva interpretarlo. Le espressioni che l'attore fa sono fantastiche, altrettanto la recitazione dei dialoghi, pronunciati sempre con una marcata ironia. Non siamo certamente di fronte ad una delle prove attoriali più significative della carriera di Nicholson, però anche in un film di caratura minore, il fuoriclasse americano da ancora una volta prova del suo innato talento.

La sceneggiatura è di buona fattura: l'impianto narrativo è scorrevole, con momenti davvero simpatici ed originali. Ma diciamo che proprio l'idea di base ad essere piuttosto innovativa. Il personaggio di "Daryl" è ben delineato, molto sarcastico e sopra le righe. I dialoghi funzionano, spesso sono simpatici e strappano la risata. Quelli del diavolo in particolare sono scritti benissimo. Tuttavia, lo screenplay non è esente da difetti, anzi: innanzitutto, alcune cose sono spiegate in maniera un po' sbrigativa, poi la comparsa di Satana avviene in maniera troppo dozzinale. Inoltre, secondo me, non viene approfondito a sufficienza il fatto che le tre donne siano streghe. Questo elemento, che dovrebbe essere centrale all'interno della trama, è sminuito e trattato con leggerezza, anche nei dialoghi. Spesso l'astante quasi si dimentica che il trio femminile è dotato di poteri soprannaturali. Era una cosa che andava approfondita di più, molto di più.


Conclusione: un assoluto cult anni 80 che convince ancora oggi sotto tanti aspetti. Personalmente, non è proprio il mio genere di film, e forse è anche per questo che non do più di 7, però ci sono alcuni momenti davvero da ricordare ed un cast di livello altissimo. Una visione ci sta tutta, anche per rivivere certe atmosfere che ormai non ci sono più.