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POKER FACE regia di Russell Crowe

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76mm     3 / 10  28/11/2022 14:48:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SPOILER

Che credibilità potrà mai avere un film dove Russell Crowe (58 anni), Daniel MacPherson (42) e Liam Hemsworth (32) vengono bellamente fatti passare per coetanei, senza che nessuno si sia nemmeno degnato di truccarli un minimo per tentare di mascherare la differenza di età?
Bravi, avete indovinato.
Il buon Russell, che nonostante l'inesorabile avanzare dell'età e della panza (ormai totalmente fuori controllo) riesce ad essere ancora discretamente magnetico davanti alla mdp, si dimostra quanto mai goffo e confuso quando deve passare dietro e cerca di tenere il piede in 25 scarpe senza riuscire ad indossarne correttamente nemmeno un paio, firmando così uno dei film peggiori dell'anno.
Si inizia con un incipit da operazione nostalgia, alla stand by me (ma troppo breve e concitato, non si riesce nemmeno a memorizzare i personaggi adolescenti per poterli successivamente collegare alla loro controparte adulta), si prosegue con un'estenuante parentesi mistica con tanto di santone, in pieno stile new age anni 80, poi sembra prendere la piega, in ordine sparso, di un giallo alla 10 piccoli indiani, di un film su un regolamento di vecchi conti, di un drammone familiare con tanto di malattia terminale da affrontare e di un heist movie con i cattivi fra i più ridicoli mai visti sullo schermo (e fra i più vendicativi, tanto che il colpo viene organizzato ai danni di Crowe per vendicarsi di uno sgarro fatto 40 anni prima!!!).
Il tutto condito da protagonisti impalpabili e stereotipati e da personaggi di contorno usati come meri riempitivi, che appaiono e scompaiono dalla scena senza che si riesca nemmeno a capirne il ruolo (il già citato santone, la croupier, il tipo che viene ucciso dal cancello automatico), oltre che da clamorosi errori di continuity (la moglie e la figlia di Crowe entrano nella villa prima dei criminali, infatti sono loro ad aprire per prime il cancello di entrata, però poi praticamente si smaterializzano e ricompaiono sulla scena dopo che i ladri hanno già impazzato per un'ora all'interno dell'abitazione, senza fra l'altro che si fossero nemmeno degnati di cercarle, pur avendole viste entrare…ma dove cacchio sono state per tutto quel tempo??).
Per poi concludere il disastro con un finale buonista oltre ogni limite tollerabile, con vagonate di milioni di dollari tirate addosso a chiunque, dagli amici traditori alle mogli fedifraghe…tanto sto morendo, che mi frega?!
Insomma, un pasticciaccio proprio brutto brutto, che con un pizzico di (auto)ironia in più avrebbe potuto fare il giro ed entrare a pieno diritto nella categoria dei guilty pleasure o dei "so bad it's so good" ma che purtroppo ha anche il difetto di prendersi maledettamente sul serio.
Un'ultima avvertenza per gli appassionati di poker come me che stanno pensando di andarlo a vedere nella speranza di assistere a delle partite mozzafiato al tavolo verde: il poker è soltanto un pretesto subito accantonato, si gioca pochissimo (e male, fra l'altro).