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IL PRODIGIO regia di Sebastián Lelio

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Thorondir     7½ / 10  04/02/2023 22:47:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una giovane donna rimasta vedova, allieva infermiera di Florence Nightingale, tutta mentalità razionale e scientifica. E poi l'inspigabile, o l'apparentemente inspiegabile: una ragazzina che sopravvive da mesi senza mangiare. In questa Irlanda ottocentesca i poli non potrebbero essere più distanti.

Da questo giallo religioso intriso di misticismo Lelio tira fuori un film non solo valido di per sè ma anche concettualmente interessante: non c'è solo lo scontro tra due mondi oppositi (che è poi l'elemento meno originale). Ciò che riesce a rendere il film così pregnante è semplicemente il come gioca ambiguamente sul punto di vista: se la vicenda è raccontata tramite lo sguardo dell'infermiera (un'altra ottima prova della Pugh), cioè quello di chi analizza la situazione da un punto di vista eminentemente scientifico, la contrapposizione sta nel punto di vista della famiglia della piccola: non è così importante questa vita se si è convinti che ce ne sia poi un'altra. In questo assunto così basico (e così crudele) sta tutta la forza del film, tutta la sua capacità di rendere uno scontro di vedute che contrappone razionalità empirica e purificazione mistico-religiosa e che su tale contraddizione del punto di vista concettuale trova un dilemma che lo spettatore interiorizza. E, cosa non da poco, c'è un impianto tecnico che lascia fare l'atmosfera, che si prende i suoi tempi, che punta sui volti e la recitazione. Che, insomma, non accelera inutilmente come fa troppa parte del cinema contemporaneo.