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COME UN PADRE regia di Alessio Di Cosimo

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DogDayAfternoon     7 / 10  11/12/2022 14:58:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carlo Mazzone racchiude in una sola persona il calcio di una volta, quello fatto di passione, dedizione, sudore, umiltà (lo stesso Totti nel documentario dice che il calcio dei suoi inizi era molto più bello rispetto a quello di oggi, anche per gli stessi giocatori), senza dimenticare l'ironia che lo contraddistingueva. Racchiude anche il calcio delle provinciali, dove le caratteristiche sopracitate sono ancora più fondamentali in quanto in qualche modo bisogna sopperire alla carenza di talento. Ed è un peccato che colui che detiene il record di panchine in serie A non abbia mai calcato i grandi palcoscenici del calcio, non abbia praticamente vinto alcun trofeo in decenni di carriera (i suoi trofei sono stati le numerose salvezze), ma d'altronde Carlo Mazzone oltre ad essere un grande competente in materia era l'allenatore del popolo, colui che tirava fuori tutto dai proprio giocatori i quali trovavano energie e risorse che mai avrebbero pensato di avere, quello che stava sempre dalla parte del tifoso e soffriva con lui. Non che non fosse in grado di allenare i campioni, Baggio, Signori, Pirlo, Totti sono qui a testimoniarlo (gli ultimi due in particolare devono moltissimo a Mazzone se sono diventati quello che sono), ma credo che nonostante le capacità la sua dimensione non fossero i grandi palcoscenici, ve lo vedete Mazzone allenare il Real Madrid?? Ci ha pensato uno dei più grandi allenatori di oggi a portarlo con sé sul tetto d'Europa, quel Pep Guardiola che per sua stessa ammissione non sarebbe l'allenatore che è oggi senza gli insegnamenti di Carlo Mazzone.

Il documentario è molto interessante, ripercorre soprattutto gli inizi da calciatore, i primi anni da allenatore, e l'ultimo decennio di carriera, dalla Roma in poi, attraverso le voci dei suoi figli, sia quelli biologici che quelli calcistici, che vedevano questo allenatore come un padre. Mazzone compare solo negli ultimissimi minuti, vecchissimo e incredibilmente magro, fa quasi tenerezza: vederlo poi palleggiare con estrema scioltezza mi ha fatto completamente ricredere e capire la grinta e caparbietà che contraddistinguono ancora questo uomo.

"Non avrei mai pensato che sapesse correre" (Dario Hubner, in riferimento alla celebre corsa di Mazzone sotto la curva dell'Atalanta nel 2001).