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DANTE regia di Pupi Avati

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Gabe 182     6½ / 10  31/05/2023 02:01:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si poteva fare decisamente meglio, di Dante avrò un ricordo un po' amaro, anche se non è tutto da buttare. Un bio-pic sul Sommo Poeta che si rivela un'opera insolita, dai tracciati irregolari, in parte biografia di Dante, purtroppo alquanto sempliciotta e oleografica, in parte road movie di Giovanni Boccaccio diretto verso Ravenna alla ricerca dei luoghi che ospitarono l'infelice Poeta nell'esilio dalla sua amata Firenze. La scelta di spezzare in due la narrazione, a conti fatti, non giova all'omogeneità stilistica di un'opera che insegue suggestioni distanti e a tratti contraddittorie: Avati fa bella mostra dei suoi studi Danteschi e di una cornice ambientale rievocata con cura, con scene e costumi degni dei suoi film più ambiziosi, ma per il resto si rimane abbastanza in superficie, tanto che un normale film biografico che spiegasse un po' meglio gli eventi salienti della vita di Dante forse era più auspicabile rispetto a questa operazione "ibrida". È un film che può avere il merito di avvicinare Dante ad un pubblico giovane e ancora ignaro della sua figura, e a livello figurativo il talento del regista non manca di lasciare il segno, per quanto tutto sia un po' troppo ripulito e luminoso; come biografia di un genio della Letteratura, però, è volutamente incompleta o frettolosa.
Tra gli interpreti i nomi di spicco sono tanti: dal Sergio Castellitto-Boccaccio all'Alessandro Sperduti che veste i panni del giovane Dante, fino ad arrivare a Erika Blank,, Leopoldo Mastelloni, Milena Vukotic, Valeria D'Obici e Gianni Cavina in quello che sarà purtroppo il suo ultimo ruolo.
Il finale è la parte più commovente e profonda della pellicola, la scenografia gli da un tocco in più.
Si poteva fare di più, specialmente dal punto di vista narrativo, rimarrà una pellicola ben elaborata dal punto di vista scenografico.