STAY - NEL LABIRINTO DELLA MENTE regia di Marc Forster

E' vero che per tutto il film Henry in fin di vita, si immedesima in Sam, assumendone l'identità nella sua mente oramai distorta dalla contusione cerebrale causata dall'incidente; ma è vero anche che come veste i panni di Sam, veste anche quelli di Laila (Lo si capisce in quanto per tutto il film lei è un'insegnate d'arte con tendenze al suicidio e dipingeva dei quadri che in realtà appartenevano ad Henry) e quelli della madre (lo si capisce quando improvvisamente comincia a sanguinare dalla tempia, si trattava della ferita di henry). In pratica nel sogno onirico o per meglio dire, nel limbo tra la vita e la morte, il regista vuole farci capire che henry riversava la sua intera esistenza, quindi il suo passato le sue passioni i suoi sentimenti in tutte le persone che lo circondavano negli istanti di agonia prima della morte, in un sottile gioco di confine tra sogno e realtà