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JARHEAD regia di Sam Mendes

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Invia una mail all'autore del commento logical     5 / 10  28/02/2006 01:56:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sam Mendes è un buon impacchettatore di confezioni regalo. Sicuramente la sorpesa di American Beauty era molto più sexy del noiosissimo gergo anale del militare dell'anno. Ma certamente si tratta di una citazione: all'interno troviamo il remix di Full Metal Jacket, il replay di M.A.S.H. il re-screen di Apocalypse Now, il fake de il Cacciatore, tutti i dialoghi di qualunque film di guerra inter o extra America. Ad un certo punto lo stesso Jake Gyllenhaal si lamenta della colonna sonora - i Doors - che proprio non può stare lì, per ragioni di copyright probabilmente. La compilation, dichiarata e voluta, diventa astratta quando il film entra sul set di Apocalisse nel deserto di Werner Herzog, 1992. E qui, dopo qualche minuto di costernato silenzio che serve alle scolaresche per prendere appunti sulla crudeltà della guerrra, si ritorna all'avanspettacolo taglia e cuci tra testi western ("Tra quindici giorni torno e mi metto a spacciare crack nel mio quartiere" - nel western era "la fattoria" ma coincide sempre con la condanna a morte entro 5/10 minuti) e azioni improbabili anche per Castellano e Pipolo.
L'unico momento che interrompe una previdibilità imbarazzante è l'apparizione del cavallo coperto di petrolio, ma è proprio un attimo e poi si torna a urlare urrah urrah urrah, sissignore il film è finito signore posso andare signore? grazie signore
Invia una mail all'autore del commento maremare  03/03/2006 22:22:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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