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MAIGRET regia di Patrice Leconte

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Mauro@Lanari     6 / 10  22/01/2023 05:59:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alcune linee di dialogo sono favolose, non so se siano di Simenon, di Leconte o del cosceneggiatore Tonnerre; la qualità del film è intaccata da problemi d'altro tipo. 1) Togliendo di mezzo il titolo per esteso del romanzo, "Maigret et la jeune morte", l'anedonia espressa dal commissario nella prima scena si lascia a lungo confondere per il tragic'onere d'un lavoro usurante quale l'avere a che fare con omicidi e assassini. Invece si scopre ch'è un fardello genitoriale per il decesso della figlia, come se la sepolcralità dell'esistenza di Maigret fosse riassumibile in quella "jeune morte" omessa e poi tanto ingombrante da essere proiettata in fin troppi personaggi. 2) Lo stile di regia ha delle stranezze non spiegate: zoomate, scarti di messa a fuoco, sobbalzi della mdp. 3) L'effetto "physique du rôle": forse Jean Gabin, il nostro Gino Cervi, adesso Gérard Depardieu non hanno avuto manco il bisogno di recitare.
Mauro@Lanari  22/01/2023 20:55:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riformulo.
Alcune linee di dialogo sono favolose, non so se siano di Simenon, di Leconte o del cosceneggiatore Tonnerre; altri problem'intaccano la qualità del film, ch'è un noir mentre molti s'ostinano a definirlo crime drama, mystery o detective story. 1) Togliendo di mezzo il titolo per esteso del romanzo, 'Maigret et la jeune morte', l'anedonia manifestata dal commissario nella prima scena si lascia a lungo confondere per il tragic'onere d'un lavoro usurante quale l'occuparsi d'omicidi e assassini. Invece si scopre ch'è un fardello paterno per la morte della figlia, come se la sepolcralità dell'esistenza di Maigret fosse riassumibile in quella "jeune morte" omessa e poi tanto ingombrante da essere proiettata in fin troppi personaggi. 2) Lo stile di regia ha delle stranezze non spiegate: zoomate, scarti di messa a fuoco, sobbalzi della mdp. 3) L'effetto "physique du rôle": forse Jean Gabin, il nostro Gino Cervi e adesso Gérard Depardieu non hanno avuto manco il bisogno di recitare.