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RITA DA CASCIA (2004) regia di Giorgio Capitani

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DankoCardi     6½ / 10  12/09/2022 00:16:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nonostante le informazioni storiche non siano ricchissime, l'agiografia ci insegna che sulla vita di Rita Lotti ci sarebbe molto da dire, eppure Giorgio Capitani omette all'inizio gli episodi ultraterreni e riservati alla santità della protagonista (come la storia delle api che si sarebbero posate sul volto della Rita neonata senza pungerla) per addentrarsi su una strada prettamente realistica. La prima parte del film, infatti, è pienamente -forse-anche troppo- immersa nelle vicissitudini storiche del periodo come il sanguinoso conflitto tra guelfi e ghibellini; ecco che, in mancanza di dati storici più precisi, si imbastisce una complessa e romanzata storia di intrighi, tradimenti e vendette intorno al marito di Rita Paolo Mancini ed alla sua famiglia in lotta con una famiglia rivale. Fin qui non vi è praticamente nulla di religioso ma nella seconda parte inizia il calvario della santa come l'agiografia ci insegna: la perdita della famiglia, il continuo perdono, il perdere se stessa ed infine il ritrovo; tutto questo senza mai abbandonare la speranza nel Signore. Santa Rita è divenuta il simbolo della misericordia, del perdonare chi ci ha fatto del male, dell'abbandonare ogni sentimento di vendetta (ideale per cui essa avrebbe, in teoria, sacrificato i suoi stessi figli). Come già accennato le parti più mistiche ed i miracoli vengono trattati in maniera quasi superficiale, scelta per me non del tutto felice che rende la pellicola più storica che religiosa...non dico che avrebbe dovuto essere esclusivamente religiosa ma le due componenti andavano equilibrate meglio. Pappalardo in un ruolo perfetto per le sue corde ma è la bellezza e l' intensa interpretazione di Vittoria Belvedere che gli fà guadagnare mezzo punto in più.