"Solo gli amanti sopravvivono"... li i protagonisti erano vampiri, qui sono cannibali
Anche qui le ambientazioni ed i paesaggi (l'America anni '80) sono di forte impatto, in certe scene ci si perde nei panorami sconfinati, che fanno da sfondo alla storia. Ed anche qui come in Jarmusch, i protagonisti sembrano girare a vuoto, senza uno scopo ben preciso se non quello di sopravvivere. Non c'è una vera e propria svolta, non è un film "di formazione"...
neanche la scena più toccante di tutto il film, l'incontro nell'ospedale psichiatrico con la madre, riesce a "risolvere" la ragazza a farla evolvere, farla crescere. Il ragazzo, nel tristissimo finale, non ha proprio modo di avere una sua evoluzione. Forse perchè entrambi "schiavi" del cannibalismo.
in cui il vampirismo non viene palesato in maniera diretta ed esplicita, se non a film inoltrato, e le scene violente vengono solo lasciate intuire, qui il cannibalismo è sbattuto in faccia in modo diretto, ostentato, con scene forti, fin da subito.
Capisco perchè abbia colpito così tanto a Venezia 2022, ma non mi ha convinto.