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BONES AND ALL regia di Luca Guadagnino

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  25/11/2022 01:35:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il They Live di Guadagnino tributa Cronenberg e Lynch ma soprattutto gli spazi aperti e i rapporti irrisolti di "Zabriskie Point" di Antonioni, specialmente verso l'epilogo. Ora se si avevano dubbi sull genialità del Nostro Cineasta, accolto da sempre da una smodata stima intellettuale, credo che Bones at all (letteralmente fa Ossa comprese?) li possa togliere completamente. Guadagnino è un Genio. Non per lo script, ma per la capacità di rendere metafisica e filosofica un teenage-horror come tanti se ne sono visti negli ultimi decenni. Per le capacità tecniche che OSANO elevare l'America, dapprima anonima e squallida, senza derive geografiche temporali, alla sua inconsueta bellezza anche davanti a spazi urbani quasi uniformi. E alla Poesia che evoca una storia di cannibalismo dove i valori familiari sono soggiogati e distrutti dai segreti che covano, e dove lo splatter agisce meccanicamente, in modo esplicito, ma senza la gratuità visiva che di solito reclama il tipico spettatore. Sul finale non mi esprimo, ognuno darà la sua definizione. Resta il fatto che "Bones at all" resta uno dei film dell'anno, anzi secondo me tra i più bei film degli ultimi anni, pur così insolito nella sua origine "artigianale", capace di sorprendere i Puristi di un cinema dove non ci sarebbe spazio alcuno per la provocazione