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TAR regia di Todd Field

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     5½ / 10  12/02/2023 08:58:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora io proprio non capisco il senso di certi film, né perché siano incensati dalla critica. Questo è un finto biopic su una direttrice d'orchestra fittizia ma presentata come fosse un personaggio reale, Lydia Tàr. Bene, per la prima ora (UN'ORA INTERA!) il film consiste in Lydia Tàr che para con una serie di persone o giornalisti che le dicono che è un genio. Nessun passo avanti della storia, nulla: letteralmente, un'ora di conversazioni sulla musica classica e sulla genialità di Lydia Tàr.

Poi si iniziano a scoprire gli altarini, e salta fuori che Lydia Tàr oltre ad essere un genio era anche una predatrice. Solo che nell'ora e 40 di film che rimane (UN'ORA E QUARANTA!) forse appena 10 minuti sono dedicati allo sprofondamento agli inferi della Tàr, unica cosa che sarebbe potuta essere interessante.

E quindi alla fine della fiera si tratta di un film di 2 ore e 40 (DUE ORE E QUARANTA!) di dialoghi e conversazioni tra Lydia Tàr e altra gente, prevalentemente ripresi a camera fissa da una regia mediocre, fredda e senza personalità (inspiegabilmente candidata all'oscar al posto di quel trionfo di virtuosismi e tecnica che è Babylon). Una storia potenzialmente interessante scritta malissimo e diretta peggio.

Per fortuna c'è Cate Blanchett che, come al solito, è semplicemente perfetta: miglior attrice della sua generazione a mani basse, assieme a Kate Winslet. Si porta a spasso sulle spalle il film per tutto il tempo, e le basta un'alzata di sopracciglia per trasmettere un'intera gamma di emozioni. Straordinaria, troppo grande per un film così piccolo che, immagino, tra 2 mesi non ricorderà più assolutamente nessuno.
adrmb  12/02/2023 12:20:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Jelly TRIGGERED
Thorondir  12/02/2023 16:38:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con tutto il rispetto, mi permetto di dirti che se non capisci "il senso di certi film" invece incensati dalla critica (e per quel mestiere ci si forma e si studia per anni), forse, prima di affibiare un voto qualsiasi, bisognerebbe provare a capire il senso di tali film...
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  13/02/2023 07:50:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma figurati, siamo qui per confrontarci ed il confronto quando si svolge in modo corretto è sempre benvenuto.

Io ovviamente non sono un critico ma un semplice appassionato: se clicchi sul mio nick puoi farti un’idea dei film che mi piacciono e che ho visto, tra i quali ce ne sono un bel po’ di Haneke, grandissimo autore austriaco che questo film tenta di imitare. Ecco, vedi, la cosa positiva dell’essere un appassionato e non un critico è che non ho alcuna necessità di autoreferenzialità, né devo rendere conto a nessuno per le mie opinioni: guardo un film, lo filtro rispetto al mio gusto e lo voto cercando di argomentare il più possibile, tutto qui.

Che poi gli stessi critici non sono mai del tutto unanimi: anche su Tàr troverai pareri che lo esaltano e pareri più freddi. La cosa importante è argomentare in un senso e nell’altro, ed anche il prendersela coi critici che non ci piacciono fa parte del gioco: recentemente ad esempio ho trovato vergognosa la recensione di Babylon (per me filmone, a dispetto dei critici) pubblicata su Internazionale.

E insomma non so nemmeno di preciso dove volessi andare a parare, mi sa che sono stato parecchio confuso ma abbi pazienza, è molto presto e sono stanco morto - forse non ho ancora assorbito del tutto 2 - ore - e - 40 di Tàr.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  13/02/2023 07:52:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PS: se volete vedere un capolavoro a tema musica classica guardatevi La pianista di Haneke. Se volete vedere un capolavoro diretto con regia distaccata a camera fissa guardatevi Il nastro bianco di Haneke. Prego.