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SAINT OMER regia di Alice Diop

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The Gaunt     7 / 10  21/09/2022 19:32:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Diop viene dal documentario e Saint Omer si nota una certa impronta documentaristica. La messa in scena è scarna e la camera è quasi sempre fissa sui suoi protagonisti. Una vicenda scandita dalle lunghe deposizioni di imputata e testimoni, in cui il loro sguardo nella camera parla a noi spettatori. Ed oltre essere spettatori siamo anche giudici di questa vicenda di infanticidio, reato tremendo per antonomasia di questa moderna Medea. La parola quindi diventa fondamentale, diventando il medium principale per cercare di comprendere il perchè. La parola nel film della Diop e l'elemento fondamentale ed il punto di forza dell'opera, a suo modo coraggiosa. Sono le parole che esprimono un disagio esistenziale fatto di razzismo sotterraneo ma soprattutto di quel particolare disagio della seconda generazione, diviso tra la modernità del paese d'adozione e l'ancestralità di quello d'origine. La scrittrice e spettatrice Rama segue il processo dal vivo, pur non conoscendo l'imputata, vede l'affinità con questa donna messa in stato d'accusa. Problematiche personali non risolte e che devono essere risolte proprio con il suo stesso retaggio familiare. Un film a suo modo coraggioso per la scelta della messa in scena, meritevole del premio opera prima a Venezia 79, mentre sono meno d'accordo con Il Gran Premio della Giuria, che giudico eccessivo.