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THE WHALE regia di Darren Aronofsky

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Boromir     7½ / 10  05/03/2023 22:22:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Darren Aronofsky è da sempre interessato al racconto dell'uomo che, in punto di morte, brancola nel buio alla ricerca di riscatto. Come in quel gioiello impazzito di mother! ci troviamo dalle parti del kammerspiele, ma le gabbie fisiche e psicologiche che costruiamo intorno a noi attraverso le più incessanti routine sono le stesse di The Wrestler. In The Whale l'obesità e il conseguente disfacimento della carne sono effetti collaterali di un'autodistruttiva dipendenza alimentare generata da rimorso e carenza d'autostima. Un film molto umanista, quasi interlocutorio se paragonato ai lavori precedenti del regista, critico di molte idiosincrasie americane sul piano sanitario e religioso, che dipinge personaggi vividi e calibra al millimetro gli spazi tra quattro mura, le giuste attese, il giusto pathos. Poi c'è l'uso sapiente del 4:3 (che enfatizza claustrofobia degli opachi interni e stazza del protagonista), un cast di draghi in stato di grazia, una storia funzionale a parlare delle nostre ambiguità.
Se proprio si vuole trovare delle sbavature a questo riuscitissimo titolo: la struttura drammaturgica in odore teatrale si ripiega su sé stessa nella parte centrale, forse la bulimia di tematiche e sottotesti è davvero eccessiva e rischia di intaccarne solo la superficie, non sempre la comunque capace Sadie Sink (a man bassa miglior componente del cast giovanissimo di Stranger Things) riesce a reggere il peso di un personaggio non facile. Nulla che comunque non si possa perdonare al risultato finale, che trova la sua dimensione nel corpo prostetico e negli sfumati sguardi di un Brendan Fraser francamente eccezionale. Cinema imperfetto e al contempo di spessore, che merita tutta l'empatia del mondo.