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TRANSAMERICA regia di Duncan Tucker

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martina74     8 / 10  07/03/2006 12:13:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ironia, delicatezza, tenerezza e sarcasmo si mescolano nel disegno del/della protagonista di Transamerica: Bree - sempre abbigliata di zuccherosissimi abitucci rosa - all'inizio decisissima a compiere il passo che la renderà finalmente libera dalla prigionia di essere rinchiusa nel corpo sbagliato, nel corso del viaggio "transamerica" con suo figlio realizza, attraverso avventure impensabili per chi come lei cerca la "normalità", che la trasformazione del suo corpo è secondaria rispetto a quella della psiche: accettarsi significa, per lei/lui, anche fare i conti con il passato che torna con un fardello alquanto ingombrante.
Tobey è una sorpresa inaspettata e scomoda, un ragazzo "difficile" che riuscirà suo malgrado a far riavvicinare Bree alla famiglia che non l'ha mai accettata nel suo essere trangender. Il viaggio attraverso i profondi USA è, come già visto in altri film, anche un viaggio all'interno di se stessi.
Ma lo sguardo sulla protagonista (e quello della protagonista stessa sul mondo) è tanto pieno di stupore e affetto che non si può fare a meno di immedesimarsi in lei/lui e nel suo struggente desiderio di essere se stessa, ed essere vista come persona e non come "scherzo della natura" come malignamente viene definita.

E' un vero peccato che Felicity Huffman non abbia vinto l'Oscar come migliore attrice.