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IL MAESTRO GIARDINIERE regia di Paul Schrader

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Thorondir     7 / 10  25/12/2023 18:38:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Terzo e ultimo film della "trilogia della redenzione", "Master Gardener" è quello in cui la scrittura di Schrader emerge più stanca ma che compie il suo approdo finale: è un film "stanco" nel senso che inevitabilmente si porta dietro gli altri due, si porta dietro quella struttura narrativa (e le sue ripetizioni) e si porta dietro quei temi che sembrano quasi fagocitare questi personaggi, più sbiaditi, un po' bozzettistici (soprattutto Maya). Ma c'è anche la summa della poetica degli ultimi tre film di Schrader: se "First Reformed" è un po' più a se stante, "Il collezionista di carte" e questo hanno molto in comune: dove Oscar Isaac cercava una redenzione non ancora raggiunta e che non aveva fatto i conti con la violenza, Narvel è ormai completamente separato dal vecchio Narvel, ha voltato pagina per sempre, ed è pronto ad aprire un'altra storia di se stesso (con un finale che non a caso è il più aperto e improntato al futuro rispetto a quelli decisamenti più cupi e definitivi di "First Reformed" e "The Card Counter"). È anche uno Schrader che indugia ancor di più su quello stile che ha definito "trascendente" - dilatazione dei tempi, screentime dedicato a elementi secondari, rarefazione delle atmosfere e delle luci - che segna da un lato la coerenza matura di una messa in scena personale ma anche la voglia di approfondire uno stile compiutamente schraderiano che è specchio di personaggi e stati d'animo.