The Gaunt 7 / 10 08/02/2023 18:21:52 » Rispondi Vedendo Il Pataffio sembra di essere ritornati ai tempi dell'Armata Brancaleone di Monicelli. Non ha nè la compattezza, nè la capacità di far ridere come quel capolavoro della commedia italiana, tuttavia è un film certamente atipico di questi tempi. Il mondo medievale del Pataffio è un contesto sgangherato e grottesco, sempre teso a soddisfare i bisogni primari, in primis la fame che attanaglia i nuovo padroni del feudo con i loro soldati. Al loro cospetto si trovano un maniero diroccatto, un territorio arido ed improduttivo ed un gruppo di villani certamente non collaborativi. Il potere si esprime sempre nella sua rigida verticalità: i nobili sono nobili ed i villani sempre villani. I primi pronti a riscuotere tributi ed i villani che non hanno nemmeno gli occhi per piangere. Una contraddizione che il nuovo Marconte esprime in pieno nella sua figura: umili origini che ha preso in matrimonio il partito giusto, dimenticandosi delle sue origini. Indubbiamente il lavoro sul linguaggio è stato ottimo. L'italiano maccheronico, un italiano ancora in parte vincolato al latino ben espresso maggiormente nel lercio frate interpretato da Gassman, è un valore indubbiamente positivo. Di diverso certamente è una graduale deriva verso il tragico ed il drammatico della seconda parte, dopo una prima molto più brillante e comica. Il cast è un altro valore aggiunto. Attori come Tirabassi, Mastandrea e Gassman sono certezze, ma bisogna spendere una parola per Lino Musella, volto già visto in decine di film ma mai nelle vesti di protaognista. Molto bravo e meriterebbe più considerazione.