thohà 8½ / 10 27/06/2006 17:07:44 » Rispondi Don Camillo non c'è? E la gente si rifiuta di morire, di nascere, di fare qualsiasi cosa. Peppone è costretto a far tornare l'eterno nemico (amico) dalla chiesetta dove era stato mandato in esilio. Esilarante e commovente, come tutta la serie. Malinconico il pensare ai bei tempi andati dove, è vero, c'era tanto di meno, ma anche dove la gente era solidale e si poteva andare a dormire con la porta di casa aperta. Il Po non risparmia nessuno. Sono schiattata quando don Camillo viene salvato da Peppone, si ritrova in barca e dice: "Ma dove sono. Sono morto." e vede, nell'aria un po' nebbiosa, il viso di Peppone chino su di lui e mormora: "Oddio, allora sono all'inferno". Per non parlare dell'orologio della "Casa del popolo" e di quello della chiesa, in lotta continua (Uh, quel chiodo!). L'olio di ricino, e l'incredibile, travolgente incontro di pugilato, dove al buon Peppone doveva pur essere salvato l'orgoglio.
Da non perdere, come tutta la serie (ma credo che tutti li abbiamo visti almeno una volta).