DECISION TO LEAVE regia di Chan-wook Park

Quelli della compagnia le telefonate di controllo le facevano sul cellulare dell’anziana, telefonate alle quali avrebbe dovuto rispondere la badante, per dimostrare che in quel momento si trovava in compagnia dell’assistita.
Stratagemma facilmente superabile con uno scambio di telefoni, come in effetti è accaduto.
Sarebbe bastato chiedere di parlare con entrambe ma forse non volevano dar l’impressione di essere troppo malfidenti (!!)
L’app contapassi sul cellulare di una paralitica me lo son chiesto anch’io, un mio amico mi ha detto che su alcuni telefoni queste app sono presenti di default, senza bisogno di scaricarle e che la vecchia potrebbe averla attivata involontariamente smanettando a caso sul cellulare…con un po’ di fantasia ci potrebbe stare, ma in effetti stride.
Ma la cosa più difficile da mandar giù per me è stato il fatto che il delinquente (quello che uccide il secondo marito di lei), pur nutrendo da tempo un forte odio nei confronti della coppia, colpevole a suo dire di aver ridotto la madre in fin di vita, abbia lasciato tranquillamente la madre morente da sola con lei in ospedale, per andare a farsi uno spuntino…non che sembrasse un tipo particolarmente sveglio, però qui si esagera…
La splendida regia copre quel che può ma i buchi di sceneggiatura son belli grossi in effetti.