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CRIMES OF THE FUTURE (2022) regia di David Cronenberg

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     5 / 10  27/09/2022 17:52:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dispiace moltissimo distanziarmi dal plauso unanime ma a me questo film non è piaciuto affatto: sembra quello che farebbe uno studente dell'ultimo anno del centro sperimentale se l'insegnante gli chiedesse di girare un film alla Cronenberg.

Quello sicuramente vorrebbe strafare, e ci metterebbe dentro tutto: corpi squartati, estetica sporca e decadente, tecnologia che si fonde con la carne (tecnologia che però somiglia a giganteschi bozzoli, scheletri e vermi), metamorfosi, Viggo Mortensen e catch phrase (laddove un tempo c'era "Gloria e vita alla nuova carne" oggi c'è "La chirurgia è il nuovo sesso").

Solo che, appunto, trattandosi di lavoro cerebrale e non di cuore, rimarrebbe del tutto vuoto, stucchevole, didascalico e (auto)celebrativo senza aggiungere assolutamente nulla alla filmografia ed all'immaginario di un grande regista come Cronenberg.

Che poi vabbe', Cronenberg resta un gigante e quindi la regia del film è pazzesca, così come la fotografia e le scenografie. Strepitoso anche Viggo Mortensen, sempre incappucciato ed accucciato, mentre tutti gli altri attori sono fastidiosamente sopra le righe, Kirsten Stewart in testa. La sceneggiatura poi boh, sembra avvitata attorno alle prerogative di Cronenberg e non va davvero da nessuna parte - o non le importa, perché l'unica cosa che veramente interessa Cronenberg è fare un bignamino del suo cinema. Solito tasto dolente poi nei dialoghi, che ormai sono tutti appiattiti allo stesso modo in tutti i film un po' più pretenziosi, da Tenet in giù: una serie di frasi ad effetto che non comunicano nulla, e che messi assieme non formano un dialogo ma una serie di aforismi o espressioni slegate le une dalle altre. Spero caldamente che questa moda finisca al più presto e il cinema torni dagli sceneggiatori in grado di ricreare dialoghi credibili tra i personaggi (ridateci Aaron Sorkin e Taylor Sheridan, per favore).