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ELVIS (2022) regia di Baz Luhrmann

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lukef     6 / 10  12/01/2023 22:17:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci voleva un film su questo bravo ragazzo innamorato dei diritti civili di nome Elvis Presley.
Spesso i film biografici deludono coloro che conoscono sufficientemente l'originale, e per quanto mi riguarda questa pellicola non fa particolare eccezione. Certo come film in generale non è male ma ci sono aspetti che non convincono. 
Nel caso in quistione, c'era tanto da dire e tanto da scavare sulla personalità dell'indiscusso re del rock 'n' roll, ma s'è preferito puntare sul solito ribelle tenebroso e spesso incazzato, con i soliti antagonisti e il solito vittimismo .. farcendo il tutto con un bel ripieno di diritti dei neri, già che van di moda. Innumerevoli ed esclusivi riferimenti alla società afroamericana e al razzismo che personalmente ho trovato ridondanti, in un film così politically correct che perfino i cattivi usano espressioni come "persone di colore".
Ma per quanto gli si possa voler bene, il vero Elvis se ne stava alla larga da tante rivendicazione, considerandosi (dichiaratamente) un semplice intrattenitore; ciò non significa escludere che provasse taluni ideali, ma certo non avrei dedicato 5 minuti di un film su Elvis a ritrarlo piagnucolante mentre guarda il funerale di Martin Luther King in tv.
Oltretutto, con questa mania di citare la moltitudine di eventi significativi si finisce per trascurare quei momenti morti e insignificanti dai quali spesso affiorano i tratti più autentici del protagonista.
..E che dire di Priscilla, che Elvis frequenta da quando lei aveva 14 anni ma che nel film appare già adulta. ..o ancora della droga, trattata con marginali riferimenti a certe "pillole" offerte da qualche cattivone.
Insomma, nonostante la buona interpretazione, questo Elvis risulta carente di carisma, epurato da ombre e note scomode, infiorettato di moralismi postumi e inevitabilmente appiattito. Alla fine non si capisce bene da dove nasca questo grande magnetismo se non dalle quattro mossette col bacino. Facendo film a questa maniera, cambiano solo i costumi e la musica, poi che si chiami Elvis Presley o Freddy Mercury, il personaggio resta più o meno lo stesso.
Con i mezzi a disposizione, avrei sfruttato l'occasione per fare un film diverso, magari per raccontare meglio dell'Elvis megalomane, amante dell'opulenza, lussurioso e sregolato; o di quello spiritoso che non perdeva occasione per fare una battuta. O per scavare tra le contraddizioni e gli eccessi che son poi alla base della sua fenomenale notorietà. O infine per approfondire la dinamica del suo disfacimento fisico e psicologico, epilogo a suo modo grandioso di una vita così esagerata da fargli perdere ogni attaccamento.
Di buono resta comunque il fatto che questo film ha portato ancora tante persone a interessarsi al grande personaggio che era e che per sempre rimarrà. A tal proposito, per la sua semplicità ma anche onestà, ho preferito "This is Elvis", film documentario dell'81.