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ELVIS (2022) regia di Baz Luhrmann

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Mauro@Lanari     5 / 10  11/08/2022 23:52:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Elvis fu "sex, drugs & r'n'r" (https://www.ilpost.it/2022/05/12/sex-drugs-rock-n-roll-ian-dury/). Sesso: si trombò una moltitudine di groupie, il film ne mostra una soltanto; frequentò Priscilla da quando lei aveva 14 anni e non il doppio (28) come narrato. Droghe: era una farmacia ambulante autonoma, il film mostra che fu il manager cattivone a sedurlo con una manciata di pillole o pasticche. Rock'n'roll: nella sua musica la componente bianca del country prevale su quella nera di blues e gospel, il film lo trasforma in un paladino della black culture, addirittura un attivista politico. C'è più verità su di lui nel breve aneddoto dell'incontro con Nixon raccontato da Lisa Johnson nel 2016 che in questi 159 minuti. Luhrmann è il nuovo imbonitore che s'arricchisce parassitando la fama del suo "fenomeno da baraccone". Obiezione canonica: ma la postmodernità non dichiara ch'esistono non fatti bensì solo narrazioni, "storytelling"? È una tesi psicotica che può tornare util'e vantaggiosa a chissà quanti individualmente, collettivamente, globalmente. Lo stile di Luhrmann è barocco anzi rococò, pomposo, ampolloso, eccessivo, pacchiano, un'accelerazione vertiginosa da danza sufi con lo scopo d'ottenere il medesimo effetto: uno stordimento ebbro, un vitalistico spirito dionisiaco, il nietzscheano nichilismo attivo. Di nuovo la canonica obiezione: non è un semplice problema di saper abitare bene il proprio tempo, appunto il postmoderno come "comfort zone"? De gustibus.
BlueBlaster  12/08/2022 08:24:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nonostante il tuo voto sia a mio parere troppo basso...questa volta concordo con il commento quasi in toto.
Agiografia pacchiana
Mauro@Lanari  12/08/2022 12:44:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio, la sintesi che proponi, "agiografia pacchiana", è azzeccata e vorrei rispondere al paio d'appunti (rimproveri? rimbrotti?) che mi muovi. 1) Non so come si sia riorganizzato il Torino Film Festival dopo ("dopo"?) il Covid, ma molti redattori di Cineforum ne sono/erano i selezionatori ufficiali e 3 su 8 hanno votato 2 stelle su 5 (https://www.cineforum.it/voti/film/Elvis).
2) L'analisi critica di Ferzetti allude a un problema strutturale, quello della postmodernità, in cui inserisco quanto più possibile le mie rece. Consisterebbe in uno stallo di creatività, nell'83 Eco la definì la forma di manierismo della nostra epoca, ampiamente multifattoriale. Prim'o poi certi nodi sarebbero venuti al pettine, la realtà ha dimostrato che non era più possibile procrastinare. Amen. Tuttavia la vera questione sta in come si reagisce a tale problema. Non è affatto dimostrato ch'esso sia irrissolvibile o insuperabile, o che com'unica soluzione abbiamo solo l'adattamento. Nella cerchia degl'addetti ai lavori, degl'esperti di professione, dell'élite intellettuale sono state suggerite un paio d'idee che però nel nuovo millennio nessuno sembra più prender'in considerazione. La mia critica si rivolge a quest'ingiustificata rassegnazione plebiscitaria.
Mauro@Lanari  12/08/2022 01:38:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altre stroncature:
https://www.internazionale.it/opinione/eileen-jones/2022/07/16/elvis-baz-luhrmann-recensione
https://espresso.repubblica.it/idee/2022/06/27/news/film_elvis_recensione-355617634/
https://www.cineforum.it/recensione/Elvis
Mauro@Lanari  12/08/2022 02:30:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
https://www.mymovies.it/film/2022/elvis/rassegnastampa/1685529/