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PICCOLO CESARE regia di Mervyn LeRoy

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Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  01/07/2008 16:01:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto meno geniale di "Scarface", il film di LeRoy vanta però un piglio narrativo molto più fedele al sistema malavitoso classico. La pellicola di Hawks mostra la parabola ascesa/discesa di un uomo, questo, in più, da maggior rilievo all'organizzazione criminale in tutte le sue parti: la difficoltà di uscire dal giro, sempre negata, l'invasione del territorio gerarchico più alto quindi la scalata al potere (presente in entrambi), l'orgoglio della figura del boss, scatenato spesso dalla stampa e comunque dal terreno mediatico in generale ai tempi nostri, sono tutte situazioni raccontate con straordinaria precisione. Le gesta, crude, sono sempre sottolineate da una freddezza registica dal taglio secco delle sequenze, e dal taglio delle inquadrature essenziale, che compongono spesso la scena tralasciando particolari scenografici, dando maggior importanza ai protagonisti. La fotografia chiaro/scuro, classica dei gang-movie anni '30, è fondamentale per delineare il contrasto delle situazioni e degli elementi.
Gran prova di Edward G. Robinson, anche se come cattivo per antonomasia preferisco Glenn Ford. Un classico, ma confrontandolo con "Scarface" dello stesso periodo, che è un capolavoro, credo questo non lo sia.