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IL SESSO DEGLI ANGELI regia di Leonardo Pieraccioni

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stratoZ     3 / 10  20/01/2024 15:49:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Il sesso degli angeli è una commedia dallo scarso valore sia comico che morale, o meglio si pone come un film dal fondo moralista, la sceneggiatura stessa non privilegia un cambiamento del protagonista, don Simone, prete a suo modo moderno ma quello delle persone attorno a lui, le professioniste al lavoro nelle case chiuse che vengono quasi biasimate dalla narrazione del film.

Inizia come una commedia degli equivoci con questa gag ripetuta continuamente del prete che ancora non ha capito l'attività che gli ha lasciato in eredità il suo defunto zio e allora ci sono continui equivoci riguardanti il sesso e i riferimenti sessuali che vengono mascherati dai nomignoli e pseudonimi vari, mancava solo l'allusione con la banana per fare il riassunto delle battute della scuola media.

Poi dopo la scoperta c'è tutta la parte del dilemma, con don Simone in contrasto tra il ricavare soldi dall'attività e la morale religiosa che lo affligge e non tollera un'attività del genere, buona parte del film continua così con don Simone che nasconde di essere un prete alle ragazze che lavorano per lui - come se a quelle fregasse davvero qualcosa - e i soliti momenti in cui sta per essere sgamato e si inventa qualcosa, tipo quando parla al telefono davanti alla Ferilli e scene imbarazzanti simili.

Ma la medaglia d'oro per la scena cringe va a quando compare il fantasma dello zio, interpretato da Ceccherini, e te pareva, che lo infama, lo prende in giro per la sua vita da prete, rispetto a quella vissuta da lui che è stata piena di piaceri carnali e gli dice continuamente "puppa la pera, puppa la pera" .....

Poi c'è anche Marcello Fonte che l'ultimo suo film che avevo visto era Dogman di Garrone e lì l'avevo lasciato con una grande interpretazione e invece qui me lo ritrovo totalmente rimbambito che sbiascica parole continuamente credendo di far ridere ma niente, non c'è traccia.

Poi che fai non ce la metti la love story di sottofondo con la Ferilli? E certo, buttiamocela anche se è un prete, con sta banalità del desiderio e roba varia.

Si arriva ad un finale in cui casualmente scopre che la casa chiusa in realtà era un asilo (??), Così per fare contento tutto il pubblico italiano conservatore la trasforma in una scuola, con le ragazze che diventano insegnanti (???)

Semplicemente imbarazzante, certo c'è da dire che tra le attrici ci sono certe sventole che mi stavano facendo calare la pressione - quella di cui si innamora Marcello Fonte ma anche quella che lascia il curriculum, santo cielo -