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MEN (2022) regia di Alex Garland

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Boromir     7 / 10  15/01/2024 22:58:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Siamo senza dubbio al cospetto di un prodotto a tratti più enunciato del dovuto, che può respingere chi tende a recriminare il didascalismo di certo cinema occidentale attuale; sicuramente Annihilation (sotto molti aspetti, in primis sul finale, complementare a questo film) era molto più equilibrato nel soppesare chiarezza espositiva e momenti allegorici, ma sarebbe comunque poco lungimirante negare lo spessore contenutistico dell'operazione o alcune impressionanti schegge di maestria registica che strappano reale ammirazione. Il quarto lungometraggio del regista-sceneggiatore Alex Garland mette al centro del racconto relazioni disfunzionali finite in tragedia e necessità di rielaborare (veri o presunti) sensi di colpa per tornare a riabbracciare la vita, e si serve dei cliché del folk horror per trasfigurare le mille sfumature del maschilismo in incubi psicologici che serpeggiano e contaminano la bellezza agreste della campagna inglese: molto interessante l'utilizzo delle cromie assegnate per ammantare di pericolo gli ambienti, acide e brillanti, che richiamano alla pigmentazzione di certi animali la cui livrèe esplica in realtà la loro velenosità. Registicamente compostissimo e mai davvero viscerale a dispetto delle incursioni gore nel secondo atto, il film ha il suo pregio maggiore nella riflessione filosofica sulle più impulsive contradditorietà dei rapporti tra sessi. Memorabile la scena del tunnel, con le echeggiati vocalizzazioni di un'ottima Jessie Buckley che confluiscono nella colonna sonora.