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MEN (2022) regia di Alex Garland

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Mauro@Lanari     7 / 10  13/01/2023 04:09:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggo che l'atavica problematicità del rapporto intersessuale è stata presa per mascolinità tossica sotto forma d'allegoria folk-horror. Ma, nonostante alcune allusioni a "Shining" (1980), il discorso punt'ad altro. Il simbolismo è fin troppo chiaro, Garland si comporta come Nolan cogli spiegoni per assicurarsi la comprensione del pubblico. La conflittualità fra i sessi nasce in quel biblico giardino coll'albero del frutto proibito, dove la protagonista vedova (Eva/isha) si rifugia in una realtà endopsichica affrontando i ruoli, le maschere, gl'archetipi del marito suicida (Adamo/ish). L'ottimistico finale è meno convincente d'"Annientamento" (2018): quando mai il riconciliarsi con sé stessi nel nome dell'amore ha funzionato?