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OCCHIALI NERI regia di Dario Argento

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76mm     3 / 10  02/03/2022 09:25:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sono sempre rifiutato di guardare Dracula 3D, che è considerato unanimemente una ciofeca totale, però gli altri dell'ormai fu Maestro li ho visti tutti e se questo non lo considero il peggiore in assoluto è solo perché nel 2009 ha partorito quella roba immonda di Giallo per il quale però almeno non ho buttato soldi al cinema essendo uscito direttamente, e aggiungerei fortunatamente, solo in home video (e comunque il cast lì era migliore, anche se recitavano tutti da cani, Brody compreso).
Se il comparto tecnico, regia compresa, può anche lambire la sufficienza (a patto di astenersi dal fare confronti impietosi con le opere del periodo d'oro), sul versante artistico si sprofonda in un abisso di mediocrità che davvero fa male al cuore ed è difficile da credere anche per uno che viaggia ormai da oltre 30 anni su livelli ben al di sotto della soglia della decenza.
Ho visto fiction da prima serata Rai scritte e recitate molto meglio (!), e con una trama più intrigante.
E' stato tanto sbandierato il ritorno di Argento al suo primo amore (il giallo/thriller vecchia maniera) ma qui non c'è più la minima capacità (o volontà, o entrambe) di costruire una storia che possa suscitare un minimo di pathos e si risolve tutto in lungo e noiosissimo inseguimento fra una donna e un maniaco…maniaco la cui identità fra l'altro è svelata a metà film (facendo perdere alla seconda parte ogni eventuale residuo motivo d'interesse) e sulle cui motivazioni non mi voglio dilungare perché ci vorrebbe un commento a parte.
I fans irriducibili e qualche critico burlone hanno cercato di giustificare l'inconsistenza sul versante thriller dicendo che Argento ha voluto privilegiare la parte dei rapporti umani, aprendosi così uno spiraglio verso un nuovo tipo di cinematografia più improntata verso la tenerezza…va beh, a parte che a me una simile prospettiva mi fa salire i brividi lungo la schiena, ma poi peccato che in questo film anche la parte diciamo "dei rapporti umani" sia una mer.da totale, per "merito" di una sceneggiatura improponibile e della recitazione ignominiosa della Pastorelli (un grande bluff, ormai penso che l'abbiano capito tutti), della Argento (e qui si sfonda una porta aperta) e del bambino cinese che per carità è vero che è un bambino ma visto che la storia del cinema è piena di bambini che hanno fornito buone prestazioni attoriali non vedo perché dovrei chiudere un occhio su questo che recita come un lobotomizzato.
La scena delle anguille è al di là del bene e del male, se penso a come Argento sapeva utilizzare anche gli animali nei suoi ormai lontanissimi capolavori mi prende lo sconforto.
Di dover rivalutare Il Cartaio non avrei veramente mai pensato.