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LEONORA ADDIO regia di Paolo Taviani

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The Gaunt     8 / 10  02/10/2022 15:04:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La dedica al fratello Vittorio sui titoli di testa è certamente voluta, non su quelli di coda come viene eseguito di norma. Pirandello come il fratello Vittorio. Una persona morta che fa sentire la sua presenza e che in un certo senso la rappresenta sia dal punto di vista personale ed intimistia in Paolo, sia a livello colletivo del paese Italia. Un inizio paradossale, dalla celebrazione del Nobel, all'estrema frugalità del funerale voluto dal drammaturgo come da volontà testamentarie, che non verranno rispettate e nei momenti in cui la volontà dello scrittore è rispettata, dal bianco e nero della bella fotografia apparirà il colore: il funerale con la fiamme a coloro che inceneriscono il corpo dello scrittore e il brandello di ceneri disperso al vento, sul mare. Quello stesso mare che sarà il preambolo dell'ultimo frammento struggente del film tratto dall'ultimo racconto di Pirandello, Il Chiodo. La morte aleggia per tutto il film, ma è presente una malinconica ironia nel rocambolesco viaggio delle ceneri verso la Sicilia, per venire celebrate nella sua, lui che di celebrazioni non le avrebbe volute tantomeno monumenti. Sembra un film dispersivo, ma stranamente compatto perchè lo spirito del drammaturgo è sempre presente, con il suo rifiuto delle convenzioni, con il gusto del paradosso. E' un bel film, intenso a livello emotivo, mai banale. Paolo Taviani ha 90 anni ed è invecchiato meglio di tanti registi molto più giovani.