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DOVE COMINCIA LA NOTTE regia di Maurizio Zaccaro

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  12/04/2013 10:19:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tornato in città per vendere la vecchia casa di proprietà in cui è appena passato a miglior vita il padre, Irving vorrebbe devolvere il ricavato ai parenti di Glenda, ragazzina minorenne suicidatasi anni prima per via dello scalpore che fece la relazione tra lei e il defunto fedifrago.
I sensi di colpa ammorbano il protagonista che desidererebbe in un certo qual modo espiare le colpe dell'odiato genitore, non tutto però sembra avvalorare la morte della giovane, numerosi appaiono gli indizi che farebbero pensare alla poveretta ancora in vita, magari dopo aver inscenato la tragedia con l'aiuto dell'attempato amante.
Non tragga in inganno la locandina, assassini e coltellacci qui non c'entrano proprio nulla. "Dove comincia la notte" è invece un giallo d'atmosfera dai tempi statici all'interno dei quali sembra non accadere mai nulla. In realtà indizi, depistaggi e smentite si ammassano in un ottimo gioco al rialzo verso una verità terribile rivelata con modi non proprio eccelsi, cui però fa seguito un'appendice conclusiva davvero interessante dove le certezze dello spettatore vengono messe a dura prova per l'ennesima volta, fornendo un epilogo molto ambiguo e interpretabile.
Nonostante la presenza di un cast che lascia tiepidi la pellicola appassiona in questo continuo susseguirsi di misteriosi incastri. Scritto da Pupi Avati denota il tipico approccio all'orrore da parte dell'autore bolognese, mai eclatante o gratuitamente feroce. La regia invece è affidata al debuttante Maurizio Zaccaro, sicuro e preparato nel valorizzare la cupezza degli interni domestici tanto che questa prova gli valse il David di Donatello come miglior regista esordiente.
Film a torto poco conosciuto, dominato dalla sofferenza per il disfacimento di quello che era un felice nucleo famigliare.