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LA PAROLA AMORE ESISTE regia di Mimmo Calopresti

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kafka62     4½ / 10  26/04/2018 13:20:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La parola amore esiste, ma non deve essere facile pronunciarla, almeno non per Valeria Bruni Tedeschi, che qui interpreta una ragazza psicotica e introversa, afflitta da mille paure e problemi esistenziali. Scegliendo di mettere in primo piano la patologia del sentimento amoroso, Calopresti realizza un film compresso ed emotivamente claustrofobico, corretto nello stile e delicato nei toni ma un po' vecchio nella sua struttura di cinema da camera (mi ha fatto venire in mente, alla lontana, il Fabio Carpi di "Quartetto Basileus" e il Peter Del Monte di "Irene, Irene") e poco interessante nello sviluppo della storia (tra l'altro, l'idea delle lettere anonime è presa pari pari da "Senza pelle"). Gli interpreti sono bravi, la Bruni Tedeschi addirittura straordinaria (i suoi occhi sfuggenti e la sua espressione maniacalmente concentrata non si dimenticano tanto facilmente), ma francamente non riesco proprio ad amare i loro personaggi, tutti quanti pervasi da nevrosi e psicosi che paiono uscite da un manuale di psicanalisi e la cui origine è – ovviamente – da ricercare nei rapporti familiari sbagliati e nell'atteggiamento aggressivo del mondo esterno. Il finale lascia aperto uno spiraglio alla speranza, ma non basta a far rientrare il film nei binari di una realtà troppo a lungo elusa e ignorata.