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STRAPPARE LUNGO I BORDI regia di Michele Rech

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Testu     7 / 10  06/02/2022 10:16:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Serie che rievoca tutto il disagio di una generazione e mezza (xennial-millennial), indicata alla nascita come la quarta più fortunata al mondo (in relazione all'Italia) e poi commentata da un'ex "figura di alto profilo", come perduta e da dimenticare... Facile immedesimarsi insomma. Michele, alias Zerocalcare, non dice invero niente di trascendentale, è anche banalotto se vogliamo nelle sue citazioni cinematografiche, però ha dalla sua che narra davvero bene, col suo dramma ammantato di leggerezza che riesce sempre e comunque a farti sorridere. La sigla di Giancane incornicia bene il tutto.

Stonano un pochino solo un paio di dialoghi patriarco-atei e all'estero sono stati polemizzati alcuni elementi più nascosti; tipo in Turchia parlavano della bandiera Curda in un concerto, ma del resto Zero, pur contenendosi, non ha mai nascosto il suo contaminamento politico da figlio dei centri sociali.

Nel complesso una serie ben realizzata e ben diretta, purtroppo con un doppiaggio mediocre, non tanto per la cadenza romana che gli da forza, quanto perchè Zero non è un doppiatore. Tuttavia si vede il suo impegno e sicuramente il risultato è migliore dei corti di Rebibbia Quarantine che ci hanno allietato durante la chiusura generale.

Per chi lo segue, questa serie era roba precotta, ma nessuno si è lagnato di ciò e pare pure aver fatto bene all'estero, cosa che per un prodotto italiano fa sempre piacere. Non per questo strapagherò un fumetto suo, ma mi auguro di vedere ancora altro da parte del romanaccio.

Netflix ha tantissima porcheria al suo interno, ma questo è meglio del 90% del suo catalogo.