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UN EROE regia di Asghar Farhadi

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Thorondir     7½ / 10  19/05/2022 11:33:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono le scelte morali al centro dell'ultimo film di Farhadi: le scelte, il peso che si portano dietro e le conseguenze che generano su sè stessi e gli altri. A partire da un dilemma iniziale Farhadi costruisce un film che rimane dentro le traiettorie tipiche del suo cinema, con una scrittura dei personaggi certosina ma calibrata, anche se la molta carne al fuoco nella seconda parte finisce per assommare punti di vista e sviluppi che poi non vengono del tutto assecondati. Ma più che il già visto sviluppo della vicenda, ciò è che nuovo e interessante in "Un eroe" è il discorso politico di Farhadi, in questo che è decisamente il suo film più politico degli ultimi anni: da una parte c'è l'accusa diretta al sistema mediatico di stato del suo paese, che vuole raccontare un paradiso che non esiste ma dall'altra c'è anche un'accusa neanche troppo velata alla potenza distorsiva, amplificatrice e quindi distruttrice dei nuovi media (social), che se da un lato segnano il superamento dell'informazione "ufficiale", dall'altro producono un effetto non troppo diverso di distorsione del reale. Altro tema centrale del film è quello della reputazione, così importante in un paese come l'Iran e così centrale anche nella filmografia del nostro (tema importante non solo per gli uomini e le donne ma anche per la società civile. Si veda l'associazione di volontariato come viene toccata anch'essa dalla necessità di difendere il buon nome dell'associazione).

Sebbene il film non abbia la potenza narrativa di "Una separazione" o quella drammatica de "Il cliente" è però l'ennesimo ottimo film di un autore fondamentale degli ultimi due decenni. Da segnalare la splendida inquadratura finale: il peso delle scelte ma con la porta che nonostante tutto rimane pur sempre aperta.