Niko.g 6½ / 10 15/01/2023 18:53:54 » Rispondi Finora soltanto Mario Bava nel 1968 si era cimentato nella trasposizione cinematografica del famigerato ladro creato da Angela e Luciana Giussani. In questo caso i fratelli Manetti restano fedeli al fumetto originale, ispirandosi all'albo n. 3 "L'arresto di Diabolik", in cui inizia a comparire Eva Kant, destinata a ricoprire un ruolo centrale nei successivi sviluppi della vicenda. E' dunque possibile ammirare l'estetica della messa in scena, una certa ricchezza figurativa, i primi piani su Eva Kant che da soli fanno rivivere le tavole del fumetto (meravigliosa e brava Miriam Leone), però non sempre allo spettatore è permesso di entrare davvero nel vivo dell'avventura, a causa di una freddezza di fondo e di una mancanza di coralità tra i personaggi. Insomma, mancano mordente, rabbia e cattiveria, ma non si può negare che questa dei Manetti sia un'operazione nel complesso riuscita, rispettosa del fumetto originale e che non perde occasione per esaltarne il fascino.