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TRAFFICANTE DI VIRUS regia di Costanza Quatriglio

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Mauro@Lanari     3 / 10  16/12/2021 04:02:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il protagonismo d'Ilaria Capua, ossia d'Irene Colli (stesse iniziali a scanso d'equivoci), dilaga dall'infodemia televisiva al cinema con un'instant movie infelice poiché "affronta un personaggio notissimo e attuale, la cui vicenda umana, [scientifica] e giudiziaria è davvero troppo recente per permettere una qualsiasi riflessione critica, storicizzata e stratificata" (Massimiliano Schiavoni). L'acronimo del test DIVA rende l'idea e da quasi 2 anni mi chiedo se ci sia sotto una rivalità con la cugina Roberta Capua, miss Italia '86. Prendendo spunto da un'autobiografia della virologa, il film esprime sol'il suo autocelebrativo e agiografico punto di vista, così nel film si "dilegua qualsiasi empatia. Non combattiamo mai a fianco di Irene, non [ne] siamo mai veramente conquistati [...]. A dirla proprio tutta, del suo destino [...] ce ne importa proprio pochino. E a un certo punto sale prepotente alla nostra coscienza la certezza che fuori dall'attuale situazione pandemica non sarebbe mai venuto in mente a nessuno di realizzare un film del genere" (ibidem).