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LA FINESTRA DI FRONTE regia di Ferzan Ozpetek

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Ariel     10 / 10  18/12/2004 00:05:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
spesso mi fermo per rivedere con calma questo film ... ed inevitabilmente piango , mi succede sempre , anche adesso con tutto che l'ho già visto decine di volte.
E' un capolavoro ineguagliabile per la scelta dei tempi, dei personaggi, persino Bova nella sua parte così lontana dal phatos degli altri è in realtà l'unico che potesse sottolineare la normalità degli esseri umani con il suo non essere un eroe, non essere nulla se non un bell'uomo idealizzato al di là di una finestra, senza spessore, senza coinvolgimento nostro ne altrui....e dall'altra parte della finetra un uomo pressochè identico, il marito, ma visto più da vicino in un primo momento e per quello abbandonato momentaneamente per l'altro.
Girotti una poesia infinita, un uomo che mi pento di non aver conosciuto prima, un anziano da amare nel ricordo di tutto il nostro passato, di tutto quello che ci siamo dimenticati, nell'indelebile sguardo della consapevolezza, nella vergogna della nostra indifferenza che si perpetua in ogni generazione e della cattiveria umana, un uomo che mi commuove fino alle lacrime più disperate, bellissimo nella descrizione di un amore che racchiude tutta la propria vita, bellissimo nella delicatezza della propria interpretazione, stupenda la scena della preparazione della torta con una Mezzogiorno accucciata vicino a lui come vicino ad un amico, una Mezzogiorno delicata e non invadente, nessuna casalinga frustrata come ho letto in qualche commento, e qui non c'è nessuna pretesa di insegnamento nessuna cattedra, nessun eroe, ma una massa di persone che si incontrano per un attimo e dopo quell'attimo non saranno più le stesse per sempre, come succede a tutti durante la propria esistenza ed alla fine lei rimane sola, scegliendo una delle possibili vite, sceglie di rimanere con il marito ma avrebbe potuto scegliere anche di andare via con tutte le possibile evoluzioni, Girotti sembra impersonare il film stesso, il regista, la voce della coscienza della donna che spiega la vita e l'impossibilità di viverla completamente ma solo in parte vivendo le proprie scelte con interezza e comprensione per se e per gli altri. Stupende le scene di un passato alternato alla realtà, scene che non stancano , non hanno il tempo di stancare sono dirette, poetiche ...dei flash di emozione un passato che non disturba ma che deve disturbare, nella montagna delle atrocità che ci affiorano alla mente , e il dolore di un presente, di una vita e di una morte imminente.
La musica è una collana di perle.. bella la scena del ballo ...bella la disillusione sui bimbi che sanno essere cattivi, bella l'amica che ha capito la vita, belle le scene in cui un vecchio interpreta una vecchio che vive nel ricordo e non distingue più la realtà ed è il più reale di tutti, in un momento in cui ci accorgiamo che i nostri vecchi vengono uccisi, maltrattati, derisi e non dalla morte ,... belle le lettere in epoca di computers lettere ad un amore lettere ad un amico.. lettere... perchè i fogli di carta scritti nella propria mente non ci abbandoneranno mai.