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CREPUSCOLO DI TOKYO regia di Yasujiro Ozu

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Ciumi     8 / 10  21/08/2009 14:06:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Distanze, l’hanno dispersa, laddove anche nel suo ventre di giovane madre la speranza s’è spenta per sempre.

Distanze dal mondo in cui è vissuta, dai sentimenti, dalla sua vera mamma soprattutto, che né ora né prima ha mai conosciuto, dal piccolo cuore che porta in grembo, da questa buia prigione moderna, Tokyo, labirinto di locali chiusi, d’alcol, di perdizione, di pareti spoglie, di livide mancanze, ove l’unica porta conduce alla morte.

Per chi come lei ha veduto solo l’abbandono dell’anima, nell’ombra di un crepuscolo che pare non aver dissoluzione, non vi ha la tenacia d’attendere il risorgere di un nuovo sole e nell’oscurarsi di questo cupo tramonto - l’attimo ultimo dell’addio eterno - vi è lo sconforto di non avere mai vissuto.