The bitter end 4 / 10 14/07/2022 11:08:12 » Rispondi Io vado controcorrente e devo dire che mi ha deluso moltissimo.
Non mi ha spaventato nemmeno un po' nè trasmesso alcun senso di inquietudine, ansia o tensione e penso che sia perché il regista non riesce a costruire efficacemente la posta in gioco sullo schermo. Invece di vedere direttamente o indirettamente Ethan Hawke fare/dire cose orribili, ciò è solo sottinteso dai bambini al telefono e molto vagamente.
Nei buoni film horror c'è un ritmo che crea tensione: il villain ha dei periodi di inattività in cui il protagonista può cercare di scappare, costruire il personaggio, far progredire la trama. Poi ci sono periodi ricorrenti di cose spaventose: arriva la notte e i fantasmi spostano i mobili; l'aguzzino torna per un altro giro raccapricciante; i buoni si addormentano e Freddy ne prende uno; il mostro di It Follows raggiunge gli adolescenti; o gli allarmi che scattano in Silent Hill.
Anche Sinister (precedente film del regista) è un buon esempio, con i filmati di found footage che si susseguono per tutta la durata del film. Si inizia a prevedere che qualcosa di brutto sta per accadere e si diventa ansiosi; ecco che il film comincia a fare il suo dovere. A quel punto il regista può mettere in pratica la situazione o sovvertire le aspettative in qualche modo.
L'arrivo di Ethan Hawke nel seminterrato non può essere il periodo di paura ricorrente perché non è mai una minaccia e l'unico modo in cui Finny può farsi male è se esce dalla stanza. La maschera di Hawke è perfetta, è fantastica (Dio benedica Tom Savini) ed ha un aspetto spaventoso ma non c'è molto altro.
I dialoghi sono spesso cringe e spezzano la tensione più volte, come ad esempio quando:
Il ragazzo dei giornali dice: "Tu perdi il gioco del bambino cattivo e poi si arriva all'ultima parte. È la sua parte preferita". Ok, sappiamo che questo significa che tortura/uccide il bambino. Si potrebbe mostrare un'espressione spaventata sul volto di Finn e lasciare che il silenzio rimanga per un paio di secondi. Oppure si potrebbe anche fare un flashback sul rapitore che appare deliziato e coperto di sangue. Invece Finn, scioccamente, chiede "qual è l'ultima parte?", ragazzo: "Lo sai" o qualcosa del genere e finisce lì... È solo un esempio, ma ci sono cose del genere in tutto il film che ne compromettono il coinvolgimento.
La caratterizzazione di Max orribile per più motivi e il ruolo della sorella del ragazzino del tutto inutile ai fini della vicenda (col senno di poi non capisco il senso della sua costante presenza e delle sue visioni. Forse non avevano abbastanza idee per arrivare ai canonici 90 minuti)
Insomma do 4 per il design delle maschere, che è l'unica cosa che si salva ma per il resto è un film che si dimentica in un paio di mesi e a parte il lavoro di Savini non vedo alcun altro motivo per rivederlo.