NotoriousNiki 6½ / 10 22/03/2013 23:21:17 » Rispondi L'anomalia nella filmografia della Harron è proprio questo American Psycho, per la prima e unica volta il protagonista non è di sesso femminile, anzi risulta persino misogina come produzione ma d'altro canto il romanzo da cui è tratto non lasciava adito ad una lettura diversa che il protagonista fa della donna ridotta al classico binomio maschilista corpo-oggetto. è un prodotto di talmente rapida fruibilità che la debolezza della sceneggiatura viene tranquillamente sorvolata, la Harron estrapola il contesto storico/sociale, riprende a grandi linee il canovaccio del romanzo e lo incanala nel classico slasher movie anni 90, il successo commerciale è centrato, ci sarebbero anche i presupposti per una serie di film ma il sequel riuscirà a rompere il cordone ombelicale con l'originale compromettendo un eventuale progetto di questo tipo. Emerge questa satira sui rampolli, vanesi, figli di papà, o più in generale alla nobiltà americana impegnata a bruciare le tappe "all'apparire anzichè all'essere" (la sequenza dei biglietti da visita bisogna ammettere che è geniale, indicativa sulla vacuità del loro animo). Rimane il rimpianto di non sapere cosa sarebbe potuto essere nelle mani di un Cronenberg.