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AMERICAN PSYCHO regia di Mary Harron

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  05/12/2008 15:11:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film tratto dal romanzo omonimo di Brett Easton Ellis divenuto un caso letterario per la minuziosa e sadica ricostruzione degli omicidi,oltre che per la personalità terrificante e completamente amorale del protagonista.In versione cinematografica si rivela molto meno violento e di gran lunga edulcorato rispetto allo scritto.Mary Harron,nota soprattutto per aver girato “Ho sparato ad Andy Warhol” ,si concentra sulla psicologia di Patrick Bateman,yuppie rampante,operatore a Wall Street e serial killer per diletto, il cui unico interesse è il voler apparire a tutti i costi mediante una forma fisica perfetta, abiti eleganti,posti esclusivi nei ristoranti più famosi della città e apparenti frivolezze come i biglietti da visita di miglior fattura.L’invidia e gli atteggiamenti maniacali lo spingeranno a voler avere il controllo su tutto,tanto da indurlo a desiderare di possedere anche il prossimo e a prevaricarlo sino al punto di ucciderlo.
La maschera che nasconde il mostro dietro un’esteriorità inappuntabile è un po’ la metafora del mondo in cui Bateman abita e dell’esistenza che vive,apparentemente perfetta e felice,in realtà arida,molto pericolosa e priva d’obiettivi.
La volontà di descrivere un’epoca basata sul consumismo sfrenato in cui l’assenza di valori e l’ostentazione del benessere pareva essere l’unica ragione di vita di questi personaggi viene resa con efficacia,ma a mancare clamorosamente è quella cattiveria di cui il romanzo è permeato per intero.La Harron non azzarda,appare quasi spaventata dal proporre le disturbanti scene degli omicidi,ma così facendo rende solo a tratti la crudezza dell’originale,probabilmente confezionando un prodotto di più largo consumo ma snaturandone l’essenza,fattore che potrà soddisfare chi non conosce il romanzo,ma che con ogni probabilità deluderà chi lo ha letto.
Bravissimo Christian Bale nella parte del pazzoide.Resta un po’ di rammarico perché a quanto pare in un primo momento al progetto si era interessato David Cronenberg, chiedersi cosa avrebbe potuto partorire la mente del geniale canadese con tale materiale scottante a disposizione è più che lecito.