Mauro@Lanari 5 / 10 03/10/2021 10:12:16 » Rispondi L'incipit è strepitoso e Omar Marwan nel ruolo d'Emir Fellah si divora l'Anthony Hopkins di "The Father" (non che ci volesse molto). Poi il film si disintegra girovagando un po' ovunque, dalla famiglia alla politica in un'analisi autobiografica via via sempre più solitaria: s'inizia dalla morte con le sue ripercussioni corali e si finisce nell'amore come recupero d'una singola identità nazionale, etnica e, non si sa bene perché, genetica.