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E' STATA LA MANO DI DIO regia di Paolo Sorrentino

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marcogiannelli     7½ / 10  17/12/2021 10:13:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non riesco a condividere l'entusiasmo generale per questo film sinceramente.
Cioè è un ottimo modo per passare 2 ore, ma da qui a catalogarlo come capolavoro ce ne passa.
A mio avviso Sorrentino si avvicina molto a La Grande Bellezza; passiamo da storie di personaggi fittizi (ma che hanno dei riscontri nella realtà) nell'ambito politico romano, ovviamente romanzando molte parti, alla storia di Sorrentino romanzata. Tutto sommato il modus operandi non è così lontano.
Ciò che cambia nettamente è la volontà di empatizzazione con i personaggi. Qui Paolo ci vuole far soffrire e crescere con lui, allora voleva solo descrivere un mondo di solitudine mascherato dalle luci delle feste.
Possiamo dividere il film in 3 parti fondamentali: la prima di presentazione della famiglia e dei rapporti familiari, la seconda con il lutto e l'elaborazione dello stesso, la 3a la ripartenza e la presa di coscienza di Fabio.
E, personalmente, ho preferito la prima parte, in cui i personaggi sono amabili e insopportabili allo stesso tempo, sono tridimensionali, così come siamo nella realtà. C'è un catalogo di esseri umani da far paura, e insieme litigano, si mandano a quel paese, si sfottono ma tutto sommato si vogliono bene. Le parti che ritengo fondamentali del film le ho trovate un pò artificiose, troppo Sorrentiniane nel peggiore dei significati. E oltretutto ci sono fin troppe ruberie da Nuovo Cinema Paradiso e Amarcord.
C'è sempre un'ossessione verso le donne (magistrale il fatto che alla fine l'unico rapporto sessuale sarà con la donna con cui vorresti vederlo meno scopare), un'ossessione carnale ma pura, da adolescente.
C'è il rapporto con i genitori, Napoli e Maradona.
Bravissimi tutti gli attori, il film non soffre mai di cadute di stile nella recitazione nonostante ci siano battute per molti personaggi.