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E' STATA LA MANO DI DIO regia di Paolo Sorrentino

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9½ / 10  25/11/2021 01:13:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se non di Dio, la mano è quella di Eduardo, filtrata dallo stlismo tracotante, bizzarro e Corporeo di Fellini. Una fuga che consta solo due ore scarse di treno, a raccontare l'invadenza di Roma nel Sogno e nella Folia Creativa della Città Partenopea. Ricorda quasi quella di "Midnight cowboy" di Schlesinger, implicitamente citato in una sequenza quasi ancestrale nel suo Erotismo ma al posto di "Everybody's Talking" la voce che si ascolta è quella di Pino Daniele. In una città chiassosa e attraente dove tutto viene enfatizzato, e i corpi e le voci e una famiglia sembrano usciti da una farsa, nulla sembra fuori luogo, nulla è concesso al compiacimento, sembra di vivere solo una storia di difficile... Normalità. Sorrentino si dimentica di fare il Borges del Cinema Italiano e confeziona un film Meraviglioso, secondo il mio parere il più grande film dell'anno, così struggente e doloroso eppure così fortemente Profano nel Sacro fuoco della Vita, nella sua Vitalità irresistibile e decadente. Un vero Incanto Visivo di cui resterà traccia nei futuri decenni