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FREAKS OUT regia di Gabriele Mainetti

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  14/11/2021 00:00:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, ci puoi trovare dentro Anderson e Gilliam, Del Toro e Fritz Lang, Scorsese e Monicelli, Ophuls e Micheal Powell Fellini e Pasolini etc. Come a dire un'operazione complessa, faraonici e ambiziosa in un contesto da cinema "di genere". La Violenza come farsa o parodia, o viceversa. Poi si trasforma in un film bellico, forse estenuante, ma puoi superare certe lungaggini certi manierismo (ehm tutta la parte centrale è noiosetta) perché visivamente è di una bellezza disarmante. Il Nazista-pianista che sta tra il Dottor Jekyll e Arthur Rubinstein e lo storpio di Castellitto meritano ampiamente la visione (molto istrionico fra l'altro è molto Brancaleone alle crociate). Diciamo che è un film a modo suo imperdibile, ma che stilisticamente ha qualche caduta di tono, una Poetica che rischia talvolta di diventare grossolana. La sua bellezza è che tenta di andare oltre anzi Oltre gli steccati di genere, e per questo ci riesce