Manticora 8½ / 10 30/01/2022 18:30:56 » Rispondi I fratelli D'Innocenzo non amano le storie normali e scontate in questo film ancora una volta, più di Favolacce mettono in discussione ciò che stiamo vedendo. Partendo da un assunto semplice, un uomo Massimo, titolare di uno studio dentistico, nessun problema economico, moglie e due figlie, vivono tutti e tre in una grande villa dall'aspetto inusuale con tre cani e la piscina. Poi però una sera Massimo per cambiare una lampadina che si è fulminata scende in cantina e trova una bambina legata ad un palo di ferro, imbavagliata e segregata li sotto da SETTIMANE. Sembra tutto assurdo, tutto sbagliato, i sospetti di Massimo si dirigono verso l'amico Alessandro, poi verso la famiglia, che sta quasi sempre in casa, anche quando lui è al lavoro. Ovviamente non c'è niente di normale in tutta la vicenda, e la capacità dei registi è quella di prendere le nostre (poche) certezze e ridurle poco a poco alla
banalità del male, in cui un uomo solo e senza famiglia, tranquillo ma con problemi mentali si è creato un mondo famigliare perfetto e irrealizzabile che non esiste, dopo aver rapito una bambina che neanche sà chi è
Elio Germano praticamente regge tutto il film sulle sue spalle dimostrando ancora una volta se ce ne fosse bisogno di poter interpretare QUALSIASI ruolo, me lo ricordo ancora in Come Dio comanda di Salvatores. Qui è superlativo, la musica avvolgente dei Verdena unisce il tutto, assieme alle fotografia e alle scelte narrative che portano il tutto verso un epilogo spiazzante, pochissimo prevedibile e sicuramente duro ma d'altronde i mostri si nascondono nella banalità delle esistenze apparentemente perfette. I due registi attualmente sono sicuramente la rivelazione oramai consacrata di una nuova generazione che parte da loro, i Fratelli D'Innocenzo. Punto.