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DUNE (2021) regia di Denis Villeneuve

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Garal     7 / 10  20/09/2021 22:26:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premessa importante: non ho ancora letto i romanzi, ma l'opera di David Lynch mi era piaciuta molto, nonostante non fosse certo perfetta soprattutto nella seconda parte. La prima metà era impeccabile.
Non sono per nulla allineato con la media delle recensioni, ed il solo paragonarlo ad Il Signore degli Anelli è ridicolo onestamente.

Ma in ogni caso motivo le mie idee che di certo non cambierò, in quanto legate alle emozioni sucitate. Le stesse emozioni che, piaccia o meno, sono assenti in questa versione di Villeneuve e che invece erano più presenti nel film del 1984, che a parte la fotografia, gli effetti speciali e il montaggio generalmente più completo, era a mio parere migliore in tutto!

Cosa mi ha convinto:
- la fotografia, molto suggestiva in certi momenti ma che generalmente non reputo all'altezza di Blade Runner 2049. Villeneuve è un maestro dei campi lunghi (come visto nel suo Blade Runner), e qui bisogna dire che le inquadrature lungo le distese di sabbia sconfinate, con quell'atmosfera quasi mistica che lui sa ben suscitare, mancano un pò. Poteva fare ben di meglio ma purtroppo credo che ciò sia dovuto anche all'avvento della pandemia.
Detto questo sono quattro i momenti che registicamente ho apprezzato di più:

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- gli effetti speciali. Belli, poco da dire.

- il ritmo della storia, ottimamente bilanciato, non veloce, che si prende il tempo necessario. Unica stonatura il passaggio da Caladan ad Arrakis. Incredibilmente rapido, nemmeno si assapora il viaggio e lo smarrimento di Paul nel lasciare il suo pianeta natale.

- il design delle navi volanti "a libellula"

Cosa personalmente non mi ha coinvinto (motivo di un voto non eccezionale):

- il cast, quasi totalmente. E' a causa degli attori che non sono riuscito ad emozionarmi come nel film del 1984 (che comunque nella figura dell'Imperatore non era stato un granché). In generale sia le interpretazioni che le facce sanno troppo di contemporaneo, io mi rendevo perfettamente conto che stavo guardando un film del 2021 e non un'opera di fantascienza senza tempo....
Bruttissimi i personaggi di Duncan Idaho (ovviamente interpretato da Jason Momoa, e mi fermo) e dell'ecologo imperiale. Da rivedere la classe di Max Von Sydow....
Nemmeno i femminili spiccano per bellezza, particolarità e teatralità.

- la colonna sonora: ottima come sottofondo ambientale eh, perfetta per sequenze riflessive, misticheggianti....Ma che manca dei salti di qualità quando ce n'è bosogno; la colonna sonora dei Toto del film di Lynch era su un altro pianeta, poco da fare.

- i costumi. Ragazzi, sembra assurdo ma come costumi sembra che le due trasposizioni siano al contrario! Soprattutto le tute Fremen, le nuove versioni sembrano uscite da Decathlon....

- l'atmosfera. Qui si mostra un pò il cuore delle preferenze. Questo film di Villeneuve sarà sicuramente più in linea con il romanzo....Ma a quale prezzo? Se per ricalcare fedelmente il romanzo occorre allineare un pò tutto sotto un certo standard (armature un pò tutte simili, maschere un pò tutte uguali, armi poco differenziate) allora dov'è il bello....Sono rimasto deluso soprattutto dagli Harkonnen.
Ripeto che non ho letto i romanzi, ma nel film di Lynch si poteva assorbire tutta la brutalità, la spietatezza e la bestialità anche, di questa casata. Non è proprio quello che ho visto qui, al confronto sembrano dei gentiluomini.
Non sono approfonditi i computer umani, non sono approfondite le ragioni per cui l'imperatore progetta il grande ribaltamento di fronte, non sono approfondite le nuove tecnologie all'avanguardia che favorivano gli Atreides...
Ecco tutto questo, che sia presente o meno nel romanzo, nel film di Lynch c'era e lo rendeva decisamente avanti il suo tempo, con una peculiarità del mondo e delle fazioni ottimamente riuscita.

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Per concludere, secondo me, il nuovo film ne esce inevitabilmente vincitore sotto il profilo di effetti speciali, fotografia e ritmo generale. Ma per il resto, ahimè, non ha molto da insegnare al diretto predecessore, che si era plasmato ad una visione ovviamente più "vintage" di Lynch, più teatrale, più particolare ma anche per questo altamente suggestiva, più "viva", più chiara ed esaustiva nelle spiegazioni tra l'altro.

Consigliato vederli entrambi per capire meglio le differenze.